giovedì 17 maggio 2007

Rieccomi


Ogni tanto riappaio. Mi vergogno. Sono praticamente 5 mesi che non tocco lo spazio da me stesso creato e senza motivo tra l'altro, solo demotivante fatica. Cosa dire? Proviamo con una riintroduzione stile più o meno: è stato un inverno piuttosto caldo e molto produttivo dal punto di vista accademico. Sono riuscito a formare un gruppo di studio e cazzeggio, cosa che avrei fortemente dubitato 12 mesi fa, tutto preso dai miei impegni lavorativi che mi tingevano quasi come una persona seria. 1°quesito: è più facile rappresentarsi o essere rappresentato? Nel primo caso ti spinge ad un'emancipazione personale che può vacillare dal sincero allo spaccone, mentre il secondo ti concede un minimo di passività ma necessita di contenuti di fondo fortemente introduttivi e rilevanti.
Sono talmente complesso che tendo a stupirmi dei collegamenti dialogici e dialettici che conducono i miei passaggi intellettivi: stavo raccontando della mia esperienza di vita recente e sono passato a discorrere di rappresentanza. La voglia di uscire da futili discorsi introduttivi mi travolge sempre, considerando che ne sono pervaso in casi normali, figuriamoci adesso che converso con me medesimo, sempre più flesciato tra l'altro.
Bisogna però che 2 news le riveli: first of all, è possibile che entro oggi lo spregiudicato Wall Street Institute of Florence mi comunichi la mia assunzione in qualità di receptionist, ma confesso di non essere in Pole position nel gran premio dei candidati. Non sarebbe un ritorno alla vecchia vita, solo un tragitto per arrivare ad un passo dall'esaurimento nervoso voluto e compiaciuto. Lavoro, a Firenze, al mattino per non essere libero il pomeriggio. Come dice il proverbio: mal voluto non è mai troppo, ma comunque non è piacevole... il male non il troppo...; inoltre abbiamo un nuovo membro della famiglia, il famigerato Pancho, un lagotto romagnolo, ovvero cane (pecora) da palude e tartufi, anche se per adesso si limita a giardino e pezzetti di legno sparsi ovunque. Sono titubante a inoltrarvi foto perchè tosato sembra più un agnello dopo la chemio terapia, spettacolo piacevole solo per il progettista del Polo di Novoli, credo. Confesso che nonostante si nutra di affetto e considerazione, sia ubbidiente e grazioso, non è ancora riuscito a riempire il vuoto lasciato dalla signora di Camelot, non per i quesi 40 chili di differenza, ma probabilmente perchè mentre cambiavo, passando da ragazzetto 11enne a teenager riflessivo, lei era lì a rappresentare la sua figura immutabile, a fornirmi lo stesso quantitativo di affetto facendomi sentire sempre un po' bambino. Estraetevi dalla vostra rappresentazione di ragazzo ventenne che tenta di interpretare parole di un giovane confuso ed annoiato dalla stupidità e riflettete sulle occasioni mancate nell'infanzia, su cosa avete dovuto recuperare, su come siete stati cattivi, quante volte e perchè. Eppure siete riusciti, avete acquisito una personalità, vi siete contornati di persone volute e cercate, quindi quegli " sbagli" sono da considerare tappe necessarie per la formazione della vostra coscienza, eppure credo non ci sia chiarezza nelle vostre convinzioni. Mi domando, con mio figlio come mi comporterò? Lo sensibilizzerò maggiormente su temi come la discriminazione e la diversità? Correrò il rischio di una strumentalizzazione che potrebbe ritorcergli contro?
Vi lascio con quesiti aperti, per due motivi: inanzitutto perchè la risposta sta a voi e poi perchè sono andati a dormire tutte le varie componenti del mio corpo eccetto il mio fantomatico cervello che regna nella disperazione dovendosi divincolare tra ramificate argomentazioni odierne e continue.
Buonanotte giovani abili menti...